Il consiglio regionale elegge presidente e vicepresidenti all’insegna degli accordi sottobanco

Il tempo di digerire quanto avvenuto ieri in consiglio regionale e avremo modo di commentare in modo compiuto. Certo è che la “furbata” che ha portato all’accordo sottobanco tra Pd e Ncd, con l’elezione di Pino Gentile alla vicepresidenza e l’harakiri di Forza Italia (che divisa sul voto per la vicepresidenza a Morrone e a Tallini si è ritrovata fregata) è qualcosa che sa tanto di vecchio. La sostanza è che il Pd si è eletto al primo turno il presidente del consiglio regionale, il vicepresidente riservato alla maggioranza e anche il vicepresidente riservato all’opposizione. Di seguito la cronaca e i comunicati (le riflessioni al prossimo articolo).

L’ELEZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA

E’ Antonio Scalzo (Partito Democratico), 60 anni, medico gastroenterologo, il Presidente del Consiglio regionale della X Legislatura.  Lo ha eletto ieri pomeriggio l’Assemblea consiliare a norma dell’art. 20 dello Statuto. Scalzo ha riportato 22 preferenze al primo scrutinio. L’Aula ha quindi proceduto all’elezione degli altri componenti l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.

Sono stati eletti i due Vicepresidenti. Il primo, Francesco D’Agostino (Lista Oliverio Presidente), con 14 voti (vicario) e Giuseppe Gentile (Nuovo Centro Destra) con 8 preferenze.

Segretari-questori rispettivamente, con 12 voti, Giuseppe Neri (Lista Democratici progressisti) e Giuseppe Graziano (Casa delle Libertà) con 18 preferenze.

Ufficio di Presidenza
da sinistra Giuseppe Neri (segretario-questore), Carlo Calabrò (Segretario generale del Consiglio), Antonio Scalzo (presidente del Consiglio), Francesco D’Agostino (vicepresidente vicario), Giuseppe Gentile (vicepresidente) e Giuseppe Graziano (segretario-questore)

Ecco le biografie dei nuovi componenti dell’ufficio di presidenza

Antonio Scalzo

E’ stato eletto, nella circoscrizione Nord per il Partito Democratico, con 13231 preferenze.

E’ alla seconda legislatura, in quella precedente è stato vicepresidente della IV Commissione “Assetto ed utilizzazione del territorio – Protezione dell’ambiente”.

E’ nato a Conflenti (Cz) il 31 agosto 1955. E’ sposato e padre di due figlie. Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università La Sapienza di Roma, è specializzato in Gastroenterologia. Esercita la professione medica all’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. E’ stato direttore scientifico dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL) e del relativo Centro epidemiologico regionale ambientale.

Già medico condotto del Comune di Martirano Lombardo, per diversi anni è stato sostituto direttore sanitario e poi direttore sanitario dell’Asl n. 6 del presidio ospedaliero di Soveria Mannelli. Consigliere comunale a Conflenti ed assessore al Bilancio e all’Ambiente dal 2001 al 2006, è stato capogruppo alla Comunità montana dei Monti di “Reventino-Tiriolo-Mancuso”. Già Presidente della società “Schillacium spa multiservizi”, ha rivestito anche la carica di Presidente di “Locride Ambiente spa”. Tra i suoi hobby, il tennis e il calcio.

Francesco D’Agostino

E’ stato eletto nella circoscrizione Sud per la lista “Oliverio Presidente” con 7.939 preferenze. E’ alla prima legislatura regionale.

Nato a Cittanova (Reggio Calabria) il 21 ottobre 1965, è sposato e padre di due figli. Imprenditore nel campo dei prodotti ittici, è consigliere alla Provincia di Reggio Calabria dal 2011.

Tra i suoi hobby, il calcio. La sua azienda attualmente è tra gli sponsor della Reggina Calcio, e della Cittanovese, squadra che milita in promozione.

 Giuseppe Gentile

E’ stato eletto, nella circoscrizione Nord per la lista Nuovo Centro Destra, con 11.099 preferenze. E’ alla sesta legislatura, in quella passata è stato il consigliere più votato in Calabria e assessore con delega alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici.

Nato a Cosenza il 15 gennaio 1944, è stato funzionario dell’Istituto autonomo case popolari di Cosenza, città di cui è stato anche sindaco. Iscritto al Psi dal 1962, nel 1985 è stato eletto consigliere regionale. Ha ricoperto l’incarico di vicepresidente del Consiglio. Riconfermato nel 1990, è stato eletto nella lista del Psi di Cosenza con 24.226 preferenze. È stato riconfermato per tre volte nel corso della V legislatura assessore alla Pubblica istruzione. Nella VI è stato eletto da indipendente nella lista del Pri e nel 1996 ha aderito a Forza Italia. Nella II Giunta Nisticò, ha ricoperto l’incarico di assessore al Bilancio e di vicepresidente. È stato assessore all’Industria nella III Giunta di centrodestra. Nella VII legislatura è stato riconfermato assessore nelle Giunte Chiaravalloti con deleghe agli Enti locali prima, al Turismo e all’Industria poi. Nell’VIII è stato capogruppo di Forza Italia

Giuseppe Graziano

E’ stato eletto nella circoscrizione Nord per la lista Casa delle libertà con 9.058 preferenze. E’ alla prima legislatura regionale.

Nato a Longobucco, in provincia di Cosenza, è sposato e padre di due figlie. Laureato in Scienze forestali presso l’Università di Firenze, nel 1989 è entrato nel Corpo Forestale dello Stato di cui è attualmente Comandante Regionale della Calabria e della Sicilia. Proprio come rappresentante istituzionale del C.F.S., è stato nominato nel Comitato Tecnico Amministrativo del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Sicilia – Calabria e, dal 2012, ha avuto l’incarico di referente per la DIA in Sicilia.

Commissario Straordinario dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte su nomina del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare e di Direttore del Parco del Naturale del Pollino, è stato Dirigente Generale del Dipartimento “Politiche dell’Ambiente” e Dirigente Generale del Dipartimento “Cultura, Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione Tecnologica, Alta Formazione”.

Giuseppe Neri

E’ stato eletto nella circoscrizione Sud nella lista Democratici Progressisti con 5.027 preferenze. E’ alla prima legislatura regionale.  Nato a Winnipegh in Canada il 5 aprile 1972, è laureato in giurisprudenza ed avvocato penalista.

Impegnato nel sociale, nel tempo libero si dedica alla lettura e alla vela.

Candidato alle provinciali del 2006, è stato Assessore all’ambiente fino al 2011. Ricandidato alle elezioni provinciali, è attualmente consigliere provinciale.

NICOLA IRTO (PD): CHI HA DECISO ACCORDO CON NCD?

«Voglio intanto esprimere piena soddisfazione per l’elezione di Tonino Scalzo a Presidente del Consiglio Regionale della Calabria.  Il fatto che sia stato poi eletto alla prima votazione segnala, oltre che il suo personale prestigio, l’allargamento della coalizione che ha eletto Mario Oliverio Presidente della Regione. Anche la votazione per la carica di vicepresidente mi pare abbia dato buoni risultati, con l’elezione di D’Agostino e di Gentile, votato, quest’ultimo, in modo significativo e sufficiente dalla maggioranza di centrosinistra per impedire che venisse eletto un rappresentante dell’area berlusconiana. E sono soddisfatto anche per l’elezione  di Giuseppe Neri a questore del Consiglio, poiché ha portato un contributo importante al centro sinistra in provincia di Reggio». Lo sostiene il consigliere regionale del Pd Nicola Irto.

«Ciò detto, è del tutto evidente che c’è stato un accordo politico tra il Pd e il Ncd con uno scambio di voti reciprocamente controllato. Quelli del Ncd, per eleggere Scalzo alla prima votazione, e quelli del centrosinistra, senza i quali l’elezione di Pino Gentile sarebbe stata impossibile.

Ovviamente questo pone un problema perché non si sa chi abbia deciso e trattato questo accordo a lungo richiesto da Roma affinché si svolgesse alla luce del sole, ripetutamente rigettato, per poi farlo a sorpresa, perfino rispetto agli ignari consiglieri del centrosinistra.

Tale assenza di chiarezza mi pare abbia poi consentito l’incredibile elezione del questore di minoranza del centrodestra, il consigliere Giuseppe Graziano (ovviamente, nulla di personale), con 18 voti, mentre a Giuseppe Neri ne sono andati soltanto 12, pur essendo la maggioranza di Oliverio di 20. Insomma, è accaduto che un improvviso accordo politico col Ncd, non si sa da chi gestito e comunque senza che ne fosse fatta parola coi consiglieri Pd né coi suoi organismi politici, abbia funzionato come una specie di tutti liberi nella successiva votazione, trasmettendo la sensazione che nell’Aula forze oscure possano spostare e dirottare i voti a proprio piacimento e secondo i propri interessi.

E’ un punto, questo, su cui riflettere con attenzione per impedire passi falsi che possano indebolire la ventata di rinnovamento che abbiamo promesso ai calabresi».

OLIVERIO: MAGGIORANZA ALLARGATA, NON CI SONO INCIUCI

“La maggioranza è compatta e si è anche allargata. Non ci sono inciuci: la nostra proposta è chiara”. Lo ha detto il governatore della Regione Calabria  Mario Oliverio, intervenendo in Aula dopo l’approvazione di alcuni provvedimenti precedentemente proposti. “La giornata di oggi è stata produttiva – ha proseguito – ma c’è comunque la necessità di accelerare il percorso appena intrapreso. Chiedo al Presidente del Consiglio regionale – ha continuato Oliverio – la convocazione di un’altra riunione per martedì o al massimo mercoledì prossimo per l’allineamento, attraverso le modifiche dello Statuto, della nostra regione con le altre realtà del Paese. Occorre eliminare le norme impugnate dal Governo – ha spiegato ancora Oliverio – mi riferisco in particolare alla figura del consigliere supplente. Allineare lo Statuto in coerenza con il principio di elezione diretta del Presidente – ha concluso – è un atto necessario per dare maggiore forza all’azione di governo regionale”.

DIMA: GRAVE QUANTO ACCADUTO IN CONSIGLIO

“Trovo quanto accaduto in Consiglio regionale un fatto abbastanza grave e triste soprattutto per il centrodestra (Forza Italia/Casa delle Libertà)”. Lo afferma, in una dichiarazione, l’ex sottosegretario regionale Giovanni Dima. “Quanto accaduto – prosegue – e’ un fatto sconcertante in cui si trova il centrodestra calabrese senza una strategia, senza una visione e senza una prospettiva. Il fatto di non avere, da un lato votato in modo compatto e dall’altro trovandosi nel raccogliere voti da parte della maggioranza, dimostra che nonostante i proclami sia dei nuovi governanti che di chi sta all’opposizione di voler cambiare le cose in questa terra invece e’ accaduto il contrario. Siamo sprofondati nella pratica del vecchio sistema consociativo della prima Repubblica. Credo che alla Calabria serva un governo e un’opposizione. Mario Oliverio, che vorrebbe cambiare le cose in questa regione, non può fare a meno di un’opposizione forte e chiara”. “Solo un’opposizione forte e chiara – conclude Dima – puo’ candidarsi ad essere governo di questa regione. Se mai ce ne fosse stato bisogno, trovare un accordo tra maggioranza e opposizione per eleggere gli organismi istituzionali del Consiglio regionale bisognava farlo in modo chiaro e alla luce del sole. Questa legislatura parte male”.

TALLINI: GRAVE L’ESCLUSIONE DI FORZA ITALIA

“L’esclusione di Forza Italia, la principale formazione politica di opposizione per numero di eletti e di voti conquistati, costituisce una grave menomazione della democrazia rappresentativa”.

E’ quanto afferma il consigliere regionale di Forza Italia Mimmo Tallini che aggiunge. “Se la memoria non mi inganna, è la prima volta in assoluto nella storia della Regione che alla minoranza più consistente viene negato il diritto di fare parte dell’Ufficio di Presidenza. Comincia male, malissimo, il percorso di questa legislatura, che si è aperta sventolando la bandiera del consociativismo e del trasversalismo, vale a dire i grandissimi mali della nostra terra. Se sul piano procedurale, l’elezione dell’ufficio di presidenza, frutto dell’accordo nazionale tra Pde Nuovo CentroDestra, è ineccepibile, sul piano politico equivale ad una macchia che sarà difficile cancellare”.

“Il presidente Scalzo, a cui faccio gli auguri più sinceri di buon lavoro – aggiunge Tallini-, non potrà mai dire di rappresentare l’unità dell’Assemblea regionale, perché l’esclusione, a colpi di blitz, del principale partito di opposizione non consentirà mai all’Ufficio di Presidenza di considerarsi un organismo democraticamente normale.

Cosa si nasconde dietro questa manovra a tenaglia per escludere Forza Italia? Altro che Patto del Nazareno.  Il Patto di Palazzo Alemanni è qualcosa di più grave e di oscuro e presto sapremo quali saranno le contropartite, forse nel settore della sanità, dove il ministro Lorenzin ha fatto valere le sue ragioni di partito, più che le ragioni della collettività. Sapremo se la sanità è stata merce di scambio”.

Per Tallini, “meglio avrebbe fatto il presidente Oliverio a cementare elettoralmente l’alleanza con Ncd, invece di ricorrere a questi trucchi da prestigiatore, presentandosi all’elettorato come capo di una coalizione uguale a quella di Roma. Avrebbe fatto migliore figura e non avrebbe ingannato gli elettori. Forza Italia non si lascerà intimidire, anzi si sente maggiormente motivata per fare un’opposizione senza sconti ad una maggioranza partita col piede sbagliato, autoreferenziale, senza idee e senza programmi, se non l’occupazione del potere”.