Minacce di morte a Mimmo Nasone, coordinatore di Libera Calabria. La vile intimidazione è stata consumata attraverso una lettera. A darne notizia è la stessa associazione in un comunicato. «Condanniamo e rigettiamo al mittente la vile minaccia – è scritto nella nota del coordinamento – ed esprimiamo totale e piena vicinanza e corresponsabilità al nostro coordinatore. La voce e l’impegno di Mimmo Nasone a Reggio Calabria è la nostra voce ed è la voce di tutti gli uomini e le donne oneste che in quella terra lavorano quotidianamente per il cambiamento. Nessuno può pensare con tali minacce di ostacolare il percorso tracciato di legalità, verità e giustizia portato avanti da Mimmo Nasone e da tutta Libera. La ‘continuità’ della nostra azione civile è l’antidoto migliore contro chi pensa di intimidirci così vigliaccamente».

Secondo quanto riferito dal giornalista Giuseppe Baldessarro in due articoli su su repubblica.it e su strill.it la lettera manoscritta di tre pagine indirizzata a Nasone e ai volontari dell’associazione di don Ciotti è stata recapitata nei giorni scorsi al sindaco di Palizzi, in provincia di Reggio Calabria, Walter Scerbo, che ne ha denunciato il contenuto ai carabinieri. Minacce anonime che però – secondo quanto scrive Baldessarro – sembrano legate ad episodi specifici. Tre pagine, scritte in dialetto, in cui vengono scritte frasi vergognose e inquietanti come “Porco ti scrivo per avvertirti che fai la fine del capretto a Pasqua, se ancora respiri è perché lo vogliamo noi”, e “vi sciogliamo nell’acido, a te Nasone e a tutti i porci senza ritegno di Libera, dovrete saltare in aria tutti”. Frasi che gli inquirenti collegano probabilmente all’attività dell’associazione nell’area jonica reggina.
Le reazioni
IL FORUM DEL TERZO SETTORE. “Mimmo Nasone andrà avanti perché è quello che ha sempre fatto. E lo farà con la schiena dritta, spinto da chi lo sostiene, armato del suo coraggio”. Con queste parole il Forum provinciale del Terzo Settore, tramite le parole del suo Portavoce Luciano Squillaci, dimostra la vicinanza al coordinatore regionale di Libera Calabria raggiunto in queste ore da una lettera manoscritta di tre pagine in cui lo stesso è minacciato di morte: “Le modalità appartengono al modo di agire e di pensare di un mondo – ricorda Squillaci – codardo, abituato ad agire nell’ombra e che evidentemente avverte nella presenza, costante e tangibile nel terrotorio, di chi lo contrasta un pericolo per la sua stessa sopravvivenza. Farai la fine del capretto a Pasqua – si legge nella lettera – se ancora respiri è perché lo vogliamo noi”. “Intendiamo esprimere la nostra vicinanza a lui e a tutti quelli che lottano per la legalità e la giustizia sociale – prosegue Squillaci – Mimmo da sempre è tra questi e noi saremo al suo fianco”. Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie – ricorda il Portavoce – è una realtà importante del Forum ed è esempio di una resistenza attiva in una terra così martoriata: “Insieme abbiamo portato avanti tante battaglie per la legalità e sicuramente – sottolinea – continueremo a farlo”. Per Luciano Squillaci, questo gesto vile e riprovevole è la dimostrazione che la strada intrapresa è quella giusta: “Qualche giorno fa abbiamo partecipato ad un’assemblea a Palizzi dove, come Forum del Terzo Settore, abbiamo portato la vicinanza ad una cooperativa che aveva ricevuto danneggiamenti. Evidentemente – tuona Squillaci – questo tipo di resistenza civile e sociale dà fastidio ai picciotti del luogo. La resistenza continua – conclude – perché è la nostra arma per il cambiamento cui auspichiamo”
IL SINDACO DI REGGIO. Il sindaco Giuseppe Falcomatà con l’assessore alla legalità e sicurezza Giovanni Muraca, unitamente a tutta la Giunta, esprimono forte e sentita solidarietà al coordinatore regionale di Libera Mimmo Nasone e all’intera associazione. Ben conoscendo il coraggio, la serietà e la determinazione di Mimmo Nasone, Falcomatà e Muraca esprimono la certezza che da questo preoccupante episodio egli saprà trarre un ulteriore stimolo per intensificare la sua battaglia. Ha fatto male i conti chi ha pensato in questo modo di fermarlo o intimidirlo; Mimmo non è solo, al suo fianco, oltre l’intera amministrazione comunale, c’è la stragrande maggioranza del popolo calabrese che ha ormai capito che solo estirpando la malapianta della ‘ndrangheta potrà trovare il suo riscatto. Un vento positivo spira in provincia di Reggio Calabria, sospinto da una nuova classe politica che non ha esitato, dal primo giorno del suo insediamento, a schierarsi al fianco delle associazioni impegnate seriamente nella lotta alla criminalità organizzata. Falcomatà e Muraca ricordano inoltre l’adesione della Città di Reggio Calabria ad “Avviso Pubblico” e l’intitolazione di una piazza alla giovane vittima della ndrangheta Gianluca Canonico, iniziative entrambe guidate da Mimmo Nasone. Il sindaco Falcomatà, nel porgere un plauso al collega Walter Scerbo che ha segnalato tempestivamente alle forze dell’ordine la minaccia, coglie l’occasione per invitare tutti gli altri colleghi della nascente Città Metropolitana a fare quadrato senza alcuna esitazione per sostenere associazioni e forze dell’ordine nella battaglia contro il crimine.
ERNESTO MAGORNO (PD). “Chiederò alla commissione parlamentare Antimafia e alla presidente Rosy Bindi di occuparsi delle gravi minacce subite dall’associazione Libera in Calabria e dal suo presidente Mimmo Nasone, cui deve arrivare solidarietà e vicinanza da tutte le istituzioni”. Lo dichiara il deputato del Partito democratico componente della commissione Antimafia e segretario del Pd Calabria, Ernesto Magorno. “L’associazione di don Ciotti – spiega Magorno – così come tutte le realtà della società civile devono poter operare liberamente e in sicurezza in Calabria. Lettere di minacce come quella emersa oggi devono far accendere i riflettori di tutte le istituzioni competenti. L’Antimafia chieda alle autorità un quadro chiaro della situazione”.
RISVEGLIO IDEALE. L’associazione Risveglio Ideale, presieduta dall’On. Angela Napoli, condanna con fermezza la vile minaccia rivolta nelle scorse ore a Mimmo Nasone, il coordinatore dell’associazione antimafia Libera. Esprimendo la propria solidarietà confida nel lavoro degli inquirenti affinché assicurino i colpevoli alla giustizia.