Cittanova (Rc)| l’essenziale è invisibile agli occhi, ma non sempre

di Paola Bottero — 

Non è vero che della (e soprattutto dalla) Calabria escano solo le notizie negative. Non è del tutto vero, almeno. Capita che ci si accorga anche di ciò che dovrebbe essere raccontato. E raccontato. E raccontato.

Genitle CittanovaÈ successo all’inizio di dicembre, quando Repubblica ha dedicato un ampio servizio, con tanto di video, alla riapertura di quello che non è solo un centro di eccellenza cinematografica, ma anche un nuovo modo di intendere l’amministrazione della cosa pubblica. La cosa pubblica, nello specifico, è il cinema Gentile. Che è anche teatro. Il nuovo modo di interpretare il ruolo di sindaco è quello di Francesco Cosentino, la cui giunta a giugno compirà due anni di gestione e la cui lungimiranza sta reinterpretando il ruolo di Cittanova e dei suoi circa 10mila abitanti nel cuore della Piana di Gioia Tauro.
Il pensiero del sindaco del comune reggino è molto semplice: la cultura deve essere un bene comune, a disposizione di tutti. Facile, a dirsi. Molto meno a realizzarsi. Eppure Cosentino ce l’ha fatta.

CITTANOVA cinema Gentile salaIl 31 maggio dello scorso anno ha riaperto, dopo 7 anni di ristrutturazione e di ammodernamento, una struttura che poteva essere destinata a riempire la lunga lista delle cattedrali nel deserto della Calabria. Non si è preso i meriti: ha continuato a ringraziare e coinvolgere le amministrazioni precedenti, che hanno avviato i lavori e resa possibile la restituzione del Gentile alla comunità. Poi ha iniziato a ragione sulla gestione delle due vie, quella teatrale e quella cinematografica. Ed ha trovato una risposta bizzarra rispetto al classico modo di intendere la gestione di strutture pubbliche. Perché è il Comune a gestire il Teatro Cinema Gentile. Ma con l’indirizzo e le scelte di due direttori artistici di primordine: per il teatro Antonio Salines, direttore del Teatro Belli di Roma, per il cinema Fabio Mollo, regista reggino salito sulla ribalta internazionale a fine 2013 con il Sud è niente e menzionato speciale a fine 2015 con il docufilm Vincenzo Da Crosia, al Torino Film Festival.

Dal momento dell’investitura di Salines e Mollo, Cosentino ha lasciato loro carta bianca. Affiancando investitori privati, come la Banca di Credito Cooperativo di Cittanova, alle due realtà chiamate a riscrivere il modo di fare cultura non solo della sua cittadina, ma anche della Piana e della Calabria. Una carta che si sta colorando nel migliore dei modi.

da sin: Russo, Mollo e de Gori alla Mostra del Cinema di Venezia
da sin: Russo, Mollo e de Gori alla Mostra del Cinema di Venezia

Dopo una strepitosa partenza della nuova stagione teatrale, il 2 dicembre l’inaugurazione di quella cinematografica, affidata a Reggio Cinema, associazione in cui tre ragazzi (il più grande, Fabio, ha 35 anni) hanno unito la propria passione per l’arte cinematografica. Oltre a Mollo ci sono due giovani di Polistena: Carlo de Gori, giovane avvocato, ed Enzo Russo, attore e regista, cresciuto come aiuto regista del grande Mimmo Calopresti. Non hanno problemi a coprire ogni mansione necessaria per ottimizzare lo start up: aiutati da Marisa Porcino, si improvvisano in ogni ruolo. Da quello che permette a Fabio ed Enzo di far arrivare a Cittanova i protagonisti del cinema nazionale ed internazionale a quello di “popcorn boy”. Non hanno problemi a dare il massimo, dormire poco, organizzare matinée per le scuole, pomeriggi e serate di proiezioni nostop. Non hanno problemi, soprattutto, a identificare nell’eterogeneo mercato della distribuzione i film d’autore e i “blockbuster”, alternandoli in un crescendo continuo.

Il 2 dicembre. Un mese fa. C’era Luca Marinelli, protagonista con Alessandro Borghi del film postumo del grande regista Claudio Caligari, scomparso mentre stava terminando il montaggio del suo Non essere cattivo, prodotto da Valerio Mastandrea e scelto dall’Italia per la candidatura agli Oscar per il miglior film straniero. Una meravigliosa botta nello stomaco, intenso e poetico. Dopo la proiezione gli approfondimenti con l’attore. Un’inaugurazione di altissimo livello.
Un giorno di pausa per iniziare con la stagione vera e propria, e un altro ospite d’eccezione: Mimmo Calopresti, quasi sessantenne (li compirà il 4 gennaio) regista anche lui di Polistena, che si è offerto al pubblico dopo la proiezione del suo Uno per tutti, eccellente ritorno in sala sette anni dopo L’abbuffata. Avrò modo di entrare nel merito di entrambi i film, che spero ritornino in programmazione al Gentile: sono da vedere e rivedere.

piccolo principe 3d1Da allora il Gentile di Cittanova è andato avanti a pieno ritmo. Da farci un abbonamento immediato.
StarWars 3D, ad esempio. Non amo il genere, eppure me lo sono stragoduto (è ancora in programmazione, alle 19: vale davvero una passeggiata fino a Cittanova). E per una strana coincidenza è reggino pure Filippo Dattola, character animator del supercolossal di JJ Abrams che per distrazione il Giornale ha definito italiano (come a dire che la calabresità è degna di menzione solo per il “lato oscuro della forza” – ma questa è un’altra storia).
La storia di oggi, quello della Forza che è luce, appartiene a una struttura che è una vera eccellenza di cui dovremmo andare tutti orgogliosi. Perché al Gentile il 3D è vero, pieno. Perché finalmente posso smettere di aspettare di essere a Roma per vedermi le nuove uscite, anche quelle che il mercato della distribuzione nazionale mette e toglie subito. Perché grazie a Enzo, Fabio, Francesco, Marisa, Carlo, sto reimparando ad andare al cinema qui in Calabria. Perché non è vero che in questa terra capitino solo cose negative, ed è essenziale raccontarle. E raccontarle. E raccontarle.
Essenziale. Appunto. Non può che ritornare in mente il caro Antoine de Saint-Exupéry e il suo Piccolo Principe, uscito in Italia con l’animazione 3D proprio il 1 gennaio. In molte sale. Ovviamente anche al cinema Gentile.
Ce lo ha insegnato la sua volpe, in una delle frasi più citate del racconto che compie 72 anni e diventa tridimensionale sotto la regia di Mark Osborne.
Ecco il mio segreto. È molto semplice: si vede solo con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.
Al cinema Gentile si vede e si sente con il cuore. Ma anche con gli occhi, e con tutti gli altri sensi. Ed è un’esperienza da vivere e rivivere ad ogni nuova programmazione.

per info su orari e programmazione: Cinema Gentile