da Vincenzo Capellupo* —
In questi giorni in vista dell’arrivo in Calabria del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per inaugurare la cittadella Regionale con sede nel Capoluogo di Regione, si è acceso sulla stampa, anche nazionale, un dibattito sul ruolo e sulle funzioni della nuova mega struttura regionale.
Tra le diverse considerazioni concordo sull’inutile dicotomia tra le sedi del Consiglio regionale e della Giunta, frutto di rivendicazioni violente e futili mistificazioni della storia che non consideravano le esigenze di un fare Capoluogo per l’intera Calabria. Visioni superate a cui forse bisognerebbe porre rimedio anche alla luce di nuove evoluzioni istituzionali, di coscienza mutate e di esigenze di razionalizzazione ed efficienza della spesa.
Venendo, poi, alle più generali considerazioni sul ruolo e sulle funzioni della cittadella non credo sia giusto ritenere questa nuova struttura poco utile e costosa. L’apertura della cittadella regionale ha messo fine a quel rapporto di clientele e di affitti onerosi in giro per la regione che pesavano inutilmente sulle spalle dei calabresi. Quei calabresi costretti ad una caccia al tesoro e ad un percorso ad ostacoli, come se il rapporto con la burocrazia non fosse già tortuoso, alla ricerca di uffici dislocati qui e la, con giornate di lavoro perse e tempo sprecato. Un cittadino, un imprenditore, un consulente, un amministratore locale che da Trebisacce o da Palmi era costretto a vagare per diversi uffici alla ricerca di un atto o di una informazione su un bando pubblico, oggi può fare tutto in un unico luogo ed in un giorno solo. In un luogo dove le competenze ed i settori sono tutti insieme, dove l’amministrazione può ragionare non a compartimenti stagni, dove il coordinamento tra azioni della pubblica amministrazione è facilitato, indotto, a vantaggio della generale efficienza amministrativa e dell’utenza.
Non è poco pensare che le politiche culturali e quelle ambientali possano interagire anche grazie al fatto di non essere fisicamente distanti. Ed è vero, nella progettazione ci si poteva ricordare di alcuni spazi come dell’Archivio o di ulteriori servizi ma l’opportunità rappresentata dalla cittadella di Catanzaro supera tutte le criticità. Per queste ragioni credo che sia superficiale l’approccio ragionieristico su una svolta epocale per la Calabria che finalmente riconosce da un lato il ruolo istituzionale del Capoluogo di Regione e dall’altro restituisce un valore più alto alla pubblica amministrazione, a servizio dei calabresi e non nota di credito per i potentati degli affitti.
La presenza del Presidente Mattarella, la più alta autorità dello Stato, rende ancora più forti queste considerazioni e lascia a noi calabresi la responsabilità di fare in modo che questa innovazione strutturale sia apripista per nuove azioni e nuove coscienze nell’interesse della nostra Calabria troppo spesso lontana dai governi nazionali proprio per l’esasperata conflittualità interna. Sia questa inaugurazione il simbolo di una rinnovata unità per la Calabria ed i calabresi.
*consigliere comunale di Catanzaro