Lavoro, sviluppo del meridione e lotta alla criminalità. Sono queste le priorità scandite dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita a Catanzaro in occasione dell’inaugurazione della Cittadella regionale in località Germaneto: “Creare nel paese lavoro, il lavoro che manca, è la prima delle priorità. Dare lavoro ai giovani è condizione della tenuta stessa della nostra nazione”. E aggiunge: “L’Italia ha bisogno dello sviluppo del Sud. Non vi sarà crescita piena senza la crescita del meridione”.
Ad attendere il capo dello stato, in località Germaneto, tantissimi bambini con le bandierine tricolori, rappresentanti del governo, il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio con i 409 sindaci dei comuni calabresi, i cinque prefetti della Calabria, i vertici delle procure, i rettori dei tre atenei. Mattarella, accompagnato da Oliverio e dal sindaco del capoluogo, Sergio Abramo, ha effettuato una visita nell’edificio prima di incontrare le autorità locali.

“La Calabria non è sola”, ha detto il presidente della Repubblica. “L’Italia ha bisogno dello sviluppo del Sud e non ci sarà crescita piena, neppure nelle regioni più forti, senza la crescita del Meridione”. “L’unità del Paese – ha proseguito – è indispensabile per superare le nostre fragilità, per la nostra uscita dalla crisi, per il rilancio dell’economia, per consentirci di giocare un ruolo in Europa”.
Il contrasto alla criminalità organizzata e la battaglia per l’affermazione della legalità restano pietre angolari di ogni progettualità politica. “Il contrasto alla criminalità organizzata e la battaglia per l’affermazione della legalità restano pietre angolari di ogni progettualità politica. Sconfiggere la ‘ndrangheta è possibile. La Calabria non è sola. Lo Stato non è lontano. La Calabria è parte integrante e inseparabile della vita dell’Italia e la coinvolge. La questione, quindi, interpella e richiama la coscienza civile di tutte le istituzioni. La rimonta della Calabria dipende anzitutto dai calabresi, così come per ciascuna delle Regioni meridionali”.
“Lo Stato non è lontano – ha aggiunto – la Calabria è parte integrante e inseparabile della vita dell’Italia e la coinvolge. La questione, quindi, interpella e richiama la coscienza civile di tutte le istituzioni. Creare nel paese il lavoro che manca è la prima delle priorità. Dare un futuro ai giovani è condizione per la tenuta stessa della nazione. Ogni discorso sula ripresa deve affrontare il nodo dell’occupazione. Il nostro destino non può essere quello di un Paese diviso e sempre più diseguale. Non è accettabile – ha aggiunto – che crescano le distanze in termini di lavoro, di opportunità, di risorse disponibili, di concreto esercizio di diritti, di investimenti”.
Mattarella ha sottolineato inoltre come la politica spesso per rincorrere il consenso vada spesso contro gli interessi della collettività. “La politica spesso non riesce a sottrarsi alla logica degli interessi particolari” ha detto il presidente, “quando si appiattisce su una mera e conservatrice riproduzione del consenso – toccando talvolta quella zona grigia che non distingue legalità da illegalità – nell’illusione di preservare se stessa mentre la comunità circostante non riesce a trarre concreti benefici”.
Presidente della regione Oliverio: “Siamo parte attiva del Sud”
“Questa non è la nuova casa dei calabresi, ma è la prima casa che arriva dopo tanti anni di regionalismo”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in uno dei passaggi del suo intervento all’inaugurazione della nuova sede della Giunta regionale, alla presenza del capo dello Stato. “Siamo orgogliosi – ha aggiunto – di essere parte attiva del Sud. La Calabria è al servizio del Mediterraneo, con Gioia Tauro importante porta d’accesso”. Oliverio ha quindi evidenziato l’impegno di tutta la classe politica e dei cittadini: “E’ necessario – ha dichiarato – fare crescere un nuovo senso civico”.
Presidente consiglio regionale Irto: “Una nuova Calabria sta già nascendo” (qui l’intervento integrale)
“Siamo orgogliosi di noi stessi. Una nuova Calabria sta già nascendo e stiamo lavorando perché nei prossimi anni si senta parlare di noi in positivo rovesciando la valanga di luoghi comuni che ci penalizza e rende più problematici i nostri sforzi”. E’ questo uno dei passaggi più significativi dell’intervento del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, durante la cerimonia di inaugurazione della Cittadella regionale alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel salutare ufficialmente il Capo dello Stato, Irto ha spiegato: “Dalle difficoltà e dai tormenti della nostra storia, noi calabresi intendiamo trarre l’ottimismo e la determinazione per promuovere con decisione le trasformazioni profonde e le condizioni sociali, economiche e di benessere complessivo per la nostra comunità”.
Sindaco di Catanzaro Abramo: “Non consentire che Calabria affondi”
“La solenne inaugurazione nella Città Capoluogo della sede del Governo Regionale della Calabria, alla presenza del Capo dello Stato, avviene in coincidenza con il Settantesimo anniversario della Repubblica Italiana. E’ una circostanza allo stesso tempo suggestiva e significativa”. Lo ha detto il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, nel corso della manifestazione per l’inaugurazione della Cittadella regionale. “Si compie definitivamente in Calabria, sia pure a distanza di 45 anni – ha aggiunto – il sogno del regionalismo, un sogno che appariva monco proprio per la mancanza di un luogo-simbolo, in cui tutti i calabresi potessero riconoscersi. La Calabria deve essere amata e difesa. C’è tanto da fare per migliorare e potenziare il sistema di smaltimento dei rifiuti che purtroppo continua a registrare pesanti ritardi. I calabresi, Signor Presidente, sono cittadini eccezionali. I calabresi sono tolleranti e accoglienti. I calabresi sono coraggiosi e non hanno paura di battersi. Il simbolo di tanto coraggio è una piccola donna – Lea Garofalo – che ha saputo ribellarsi alla mafia e ai suoi rituali, pagando con la vita. A Lea Garofalo, Signor Presidente, vorrei dedicare questa giornata storica, quella che vorremmo fosse ricordata in futuro come la giornata del coraggio e della speranza, l’inizio di un nuovo cammino per la nostra amata Calabria”.