da Stefania Covello —
Il dramma senza fine dei profughi. Negli ultimi giorni sono stati salvati migliaia di disperati, grazie all’Italia, alle sue diverse istituzioni, ai volontari. Senza questo immane sforzo, sarebbe state un’ecatombe.
Ma le vittime sono tante, tantissime. Anche povere donne, anche bambini. Vedere i bambini morire in mezzo al mare o soffocati nei barconi sovraffollati, fa sentire più forte il peso dell’indifferenza di tanti paesi occidentali che assistono passivamente a questo dramma della storia!

Tra le 45 salme giunte al porto di Reggio Calabria c’è anche quella di un neonato di 8 mesi, una scena drammatica che si ripete sempre più frequentemente.
I minori non accompagnati che giungono sulle nostre coste, sono sempre di più. Ormai siamo nell’ordine delle migliaia. Su questa tragedia occorre un comune sforzo internazionale affinché questi bambini soli abbiano la precedenza assoluta su una collocazione dignitosa.