Sono andati ancora più a Sud del Sud in cui risiedono: la Rugby Reggio XIII sabato 9 luglio si è spostata a Siracusa per il match contro L’Aquila Neroverde. Un unico obiettivo: conquistare il titolo di campione d’Italia. Obiettivo raggiunto, con un primato importante almeno quanto lo scudetto che ora è sullo Stretto: è la prima volta della storia che lo scudetto del rugby a 13 si sposta a sud. Dal 2011 al 2015 cinque titoli consecutivi dei Gladiators di Roma, nel 2015 agli abruzzesi del Gran Sasso, questo 2016 il campionato organizzato dalla Lega Italiana Rugby Football League impalma Reggio Calabria.
Una partita che è stato un vero spettacolo, la finale: Reggio e L’Aquila Neroverde hanno dato grandissimo spettacolo, chiudendo i tempi regolamentari sul 28-28 e quelli supplementari sul 32-32, prima della soluzione dei calci piazzati che ha premiato la squadra calabrese di coach Luca Giglio. «Un grandissimo orgoglio – dice il 31enne seconda linea (o numero otto) e capitano Lorenzo Imbalzano, giocatore della Nazionale -, una partita incredibile. Abbiamo iniziato male, probabilmente pagando un po’ la poca amalgama della nostra squadra, e siamo andati sotto di tre mete e 16-0. A quel punto in tanti sicuramente ci hanno dato per spacciati e invece la nostra squadra, ancora una volta, ha colmato le proprie carenze gettando sul campo un gran cuore e iniziando la rimonta. Il pari determinatosi alla fine dei tempi regolamentari e dei tempi supplementari è stato sostanzialmente giusto, poi chiaramente ai calci piazzati ci vuole anche un po’ di fortuna. Voglio fare i complimenti al coach aquilano Alessandro Marozzi che si è dimostrato una grande persona, leale e sportiva fino all’ultimo, e a tutta l’organizzazione della Syrako e della Lirfl che hanno messo in piedi un evento davvero ben fatto».
Continua Imbalzano: «Nessuno avrebbe scommesso su di noi all’inizio del campionato e invece ce l’abbiamo fatta. Abbiamo avuto tantissimo sostegno sia dalla città di Reggio, ma anche da quella di Messina visto che all’interno del nostro gruppo ci sono diversi giocatori della città siciliana. Abbiamo festeggiato già tanto lo scudetto dopo la gara, ma ideeremo una giornata per celebrare ancora questo storico scudetto. L’anno prossimo? Sono sicuro che questo scudetto darà forte impulso al rugby a 13 calabrese e che in tanti chiederanno di partecipare al campionato. Noi avremo la responsabilità e l’onore di difendere il tricolore e vogliamo dimostrare di non essere stata una meteora».