Oliverio revoca la nomina di Oldani Mesoraca. Nesci: per la prima volta ci ha ascoltati

Un decreto di revoca della nomina di Oldani Mesoraca come capo ufficio stampa della giunta regionale: la notizia esce dalla Cittadella di Germaneto e lancia un po’ ovunque la sua eco. Sono mesi, anni che la questione è attenzionata, sia a livello giornalistico che politico. Ma è stata necessaria la lunga istruttoria degli atti prodotti all’insediamento della Giunta Oliverio ad inizio 2015 (dopo una discussa manifestazione d’interesse) che hanno rinnovato l’incarico (era “interno” all’organico regionale dal 1995) all’oggi revocato giornalista.

La deputata M5s Dalila Nesci plaude a mezzo stampa: «La revoca a Oldani Mesoraca dell’incarico di capo ufficio stampa della giunta regionale consegue a un esposto del Movimento 5stelle alla magistratura penale e contabile, nonché a una nostra esplicita quanto documentata richiesta al governatore della Regione Calabria. Per la prima volta Mario Oliverio ci ha ascoltato, rimediando a una nomina illegittima di cui avevamo fornito, come sempre, le carte e tutte le argomentazioni giuridiche. A onor del vero, devo aggiungere che il caso è stato seguito con attenzione anche da una parte della stampa calabrese, che con obiettività e fermezza aveva raccontato i fatti. Ci auguriamo che adesso Oliverio faccia altrettanto per la nomina di Franco Pacenza quale suo consulente per le questioni sanitarie, in quanto la medesima è avvenuta in violazione di precise norme di legge, puntualmente segnalata all’autorità giudiziaria e allo stesso presidente della Regione. Adesso l’ufficio stampa della Regione dovrà essere riorganizzato secondo le regole. La nostra costante attività di controllo sta portando i suoi frutti. Si veda la vicenda della nomina di Santo Gioffrè al vertice dell’Asp di Reggio Calabria, cancellata dall’Anticorruzione nazionale, e quella della modifica, nell’ambito di specifica procedura pubblica, dei punteggi massimi attribuibili ai candidati alla direzione della Cardiochirurgia dell’ospedale di Reggio Calabria».