dalla Riserva naturale Valli Cupe
«Il fotografo Guido Taroni ha scelto una varietà di scenari colorati e luoghi diversi in cui ambientare i ritratti delle sue muse e dei loro gioielli: dai boschi segreti della Calabria alle camere prestigiose di ville aristocratiche e residenze del Nord Italia. Il colore diventa un simbolo di armonia, contrasto e ispirazione in un album fotografico atemporale che ricerca la bellezza attraverso l’illustrazione di 15 storie di donne, emozioni, luoghi e colori». È quanto ha sostenuto Giampiero Bodino, fondatore e direttore creativo dell’omonima maison di alta gioielleria, nonché direttore creativo del gruppo Swiss Luxury Group Richemont da due decenni, alla serata inaugurale della mostra intitolata “Beauty is my favourite colour” alla quale hanno partecipato, oltre alle personalità più in vista del mondo della moda, dello spettacolo e dell’imprenditoria, anche Anna Gastel, presidente di MiTo (il Festival internazionale di musica classica organizzato dalle città di Milano e Torino), il direttore della Riserva Naturale Valli Cupe Carmine Lupia e i sindaci di Serale e Zagarise, Salvatore Torchia e Domenico Gallelli. Dopo l’esposizione alla Spencer House di Londra (11 ottobre) e prima di approdare a New York nella primavera 2018, la mostra può essere visitata a Milano presso Villa Mozart (per la prima volta aperta al pubblico), sede della maison italiana ed emblema di lusso e di straordinaria raffinatezza.
Fra i quindici splendidi ritratti di donne che indossano le creazioni di alta gioielleria della maison di Bodino, realizzati dal fotografo italiano Guido Taroni, due hanno come scenario le Valli Cupe della Sila calabrese. Una, particolarmente suggestiva, ha suscitato grande interesse durante l’inaugurazione: la modella Maria Mantero, avvolta in un ambrato drappo di seta con al collo il prezioso monile “Rosa dei venti”, di spalle nel canyon delle Valli Cupe, seduce maestosamente le tiepide pareti color ruggine dell’aspro canyon calabrese e rievoca le gesta di antichi eroi. Guido Taroni ha spiegato: «Stavo aspettando la luce perfetta nelle Valli Cupe, ma non era mai quella giusta. Poi, l’ho vista. Era all’inizio del canyon tagliato nella roccia. Le siamo corsi incontro e poi ci siamo fermati per aspettare l’attimo. Quando ho trovato l’inquadratura giusta, una folata ha sollevato il manto della modella: era perfetta, una guerriera romantica». Nel catalogo della mostra gli autori affiancano alla foto una frase di Nietzsche: “La voce della bellezza parla sommessamente; essa non si insinua che nelle anime più pronte”. Bodino, per mettere a punto il progetto, si è ispirato al paesaggio italiano, ai colori del Mediterraneo, alle maioliche di Sicilia, alle texture del quartiere Coppedè a Roma: «Desideravo fortemente realizzare una collezione fotografica che illustrasse il mio lavoro attraverso lo stile e le storie di donne che ammiro. Guido, con il suo occhio raffinato, è stato una scelta del tutto naturale e immediata, che mi ha aiutato a dare forma e sostanza a questo ambizioso progetto». Sono gioielli instillati dal soffio incantevole del Belpaese: «Spesso mi sono chiesto da cosa nasce il mio gusto e la risposta è dall’amore per questo Paese. C’è una tale concentrazione di bellezza che non ho fatto altro che tradurre in gioielli ciò che vedo. Siamo nel luogo delle meraviglie, è ora che ce ne rendiamo conto». Il designer di alta gioielleria Giampiero Bodino ha rivolto un ringraziamento speciale «a Carmine Lupia per averci mostrato le meraviglie delle Valli Cupe e ad Anna Gastel per averci accolto nella bellissima Villa Erba a Cernobbio», dove sono state scattate alcune delle foto. Guido Taroni, uno dei più grandi fotografi di moda a livello internazionale, ha confidato: «Mi è piaciuto molto viaggiare per l’Italia in compagnia di 15 donne così straordinarie e meravigliose, creature dal carattere forte e dalla diversa personalità, per catturare la bellezza delle creazioni di Giampiero. Gli sono molto grato per avermi offerto la possibilità di interpretare il suo lavoro in modo personale e in totale libertà creativa».
Le donne ritratte hanno origini ed età differenti, ma, come i gioielli che indossano, condividono una bellezza che trascende tutti i canoni classici e qualsiasi stereotipo. Il fotografo è riuscito a catturarne la forza, come dimostrano i loro atteggiamenti, sicuri ma allo stesso tempo leggeri.
Il direttore della Riserva Valli Cupe ha commentato: «Esserci, in una delle capitali internazionali della moda come Milano, grazie all’intuizione artistica e allo spiccato gusto paesaggistico dei fautori del progetto, per le Valli Cupe è motivo di soddisfazione e di orgoglio. Non solo perché attraverso la nostra esperienza è rappresentata la Calabria tutta, ma anche perché le bellezze paesaggistiche delle Valli Cupe sono condivise da uno dei colossi internazionale del lusso. Ringrazio infinitamente Guido Taroni che per tre giorni, nel mese di marzo, con la sua troupe e cinque modelle milanesi con indosso gioielli d’ingente valore, ha visionato gli habitat più suggestivi dell’area delle Valli Cupe trovandoli incantevoli per la purezza della luce e per i contrasti di panorami mediterranei risparmiati da processi di modificazione antropica. Così come ringrazio Giampiero Bodino, per l’attenzione che ci ha riservato. Se l’internazionalizzazione delle nostre bellezze è uno degli obiettivi di chi ama davvero la Calabria, siamo sulla giusta strada».