lettera alla redazione
di Livia Bova*
“Siamo l’esercito del selfie, di chi si abbronza con l’iPhone, ma non abbiamo più contatti, soltanto Like a un altro post…”.
Il posto dell’appuntamento per il selfie è splendido, quasi alla foce del Calopinace, una piccola piscina nata su un avvallamento spontaneo della strada, un geiser, un vulcano, un buco nero, anzi un pozzo nero.
Grazie mille sindaco selfista per la solerzia e la rapidità dell’intervento, difatti ancora sono passati solo tre mesi dalla chiusura della strada al transito delle macchine. Forse, quella di fronte la Chiesa del Divin Soccorso ex parrocchia del Vescovo Salvatore Nunnari è considerata una strada poco trafficata o secondaria? È per lo stesso motivo che i tanti fedeli devono ringraziare lei per la puzza nauseabonda che invadeva anche i locali della chiesa il giorno dell’Immacolata, Vigilia di Natale, Natale, Santo Stefano e persino Epifania e Battesimo di Gesù?

Una cosa davvero inaudita, che non accade nemmeno in un paese del terzo mondo. Via Ipponio che incrocia Viale Messina è chiusa al traffico con evidente disagio per i cittadini come me, che non hanno più l’età per comprendere cosa accade. È mai possibile che nessuno denunci, che nessuno veda? Eppure mia figlia mi rassicura perché mi mostra facebook, dove vedo il sindaco in splendida forma che si tuffa tra le onde piene di melma all’alba di questo Capodanno, che posa sorridente con i Vigili Urbani, davanti all’albero di Natale… è tutto perfetto su internet! Purtroppo la Città invece è morta, non si può camminare per le strade distrutte, le fognature esplodono, in pieno inverno manca l’acqua, gli alberi cadono e travolgono tutto, la strade come via Ipponio sprofondano. Da tre anni abbiamo questo giovanotto, ma l’unica cosa che sa fare è mettersi in mostra e litigare con la gente, penalizzare i territori, i bambini delle scuole e i poveri anziani come me. Se in tre mesi non è riuscito a sistemare una buca ed in tre anni ha fatto ancor meno, è meglio che passi presto il tempo perché se inizia a fare qualcosa i danni saranno incalcolabili. La prego sindaco dei selfie sistemi almeno questa strada e faremo una bella foto, altrimenti si candidi e vada a Roma, glielo auguro di cuore perchè l’importante è che vada via lontano da questa città che non ha colpe. Oppure mi faccia una cortesia, mi porti con lei nella splendida città di facebook, la città vrtuale che ben conosce, anche io voglio vivere lì nell’isola che non c’è, anzi esiste solo per i bambini sognatori come lei.
* una cittadina che non ha facebook