Il presidente della Regione spiega che farà in piena autonomia le scelte dei nuovi assessori. Intanto sabato il leader della Lega Salvini sarà in Calabria per ringraziare gli elettori
“In questi tre anni difficili ho lavorato in solitudine”. Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, commentando con i giornalisti, a margine di una conferenza stampa alla Cittadella, il dibattito in corso nel Pd calabrese dopo la sconfitta alle elezioni politiche del 4 marzo. “Il risultato elettorale – ha proseguito – è una netta sconfitta, una sconfitta generale, non solo in Calabria. Poi, naturalmente, bisogna ricercare anche le ragioni più specifiche: non mi esimo da responsabilità, tuttavia mi sembra ardito utilizzare un dato di questa portata per fare una polemica interna. Questa è la riproposizione dell’immiserimento della politica e anche, a volte, della rappresentanza di chi dovrebbe invece far prevalere sempre le valutazioni e le analisi oggettive”.
Oliverio ha aggiunto: “Sono stato eletto dai calabresi per lavorare, sto cercando di farlo non senza difficoltà perché le condizioni della Calabria sul piano economico e sociale sono difficili. Stiamo lavorando per invertire un trend e segni di ripresa, sia pure timidi, stanno arrivando. E aggiungo che ho lavorato molto in solitudine. Rispetto alla portata e alla gravità della situazione sarebbe stato un soggetto attivo a sostegno, non per fare da semplice amplificatore o portavoce ma capace di animare e coinvolgere i territori, invece – ha rilevato il presidente della Regione – noi abbiamo supplito spesso alla mancanza di questa vita democratica. Anche qui, e senza gettare la croce su nessuno, bisogna aprire una discussione seria e vera: per quanto mi riguarda, io lo farò senza schemi, perché in questi tre anni difficili ho lavorato in solitudine, con una squadra che mi ha accompagnato e che ringrazio. E naturalmente bisognerà insistere in questa direzione: io devo dare conto solo ai calabresi, non ci sono appartenenze che tengano”.
Oliverio ha poi osservato: “Non vorrei che si dimenticasse che il mio certificato di origine sono state le primarie: non sono stato nominato in un’assemblea o in un organo di partito, ma designato dalle primarie. Forse questo è stato un peccato originale, ma non dimentico che dalla designazione all’elezione sono stato insignito dalla sovranità popolare, cioè dai calabresi. Quindi non devo dare conto a nessuno se non ai calabresi, e lavorerò perché ai calabresi si possano portare i risultati di un lavoro sudato, faticoso ma che sta producendo risultati, e li sta producendo – ha concluso il presidente della Regione – nell’interesse della Calabria e non di una parte né di un partito, per intenderci”.
“Ora la nuova Giunta regionale”
E’ chiaro che la Giunta adesso va rilanciata perché ci sono caselle vuote”. “Colgo l’occasione – ha aggiunto – per fare gli auguri di buon lavoro al professore Viscomi, neo eletto al Parlamento, e sono sicuro che svolgerà egregiamente il suo ruolo, conoscendone le qualità. Certo, adesso sto riflettendo e pensando, perché bisogna rilanciare, ma sempre – ha spiegato Oliverio – con la bussola della Calabria, dei calabresi e del bene comune e non delle appartenenze a questa o a quella bandierina”.
Rispondendo alla domanda se la nuova Giunta sarà politica, il presidente della Regione ha osservato: “Dovrà essere una Giunta che risponda ai criteri che ho detto prima. Io non ho mai abdicato dal fare scelte in piena autonomia, perché come da dettato costituzionale e statutario, ne risponde chi ha avuto il consenso. Mi assumo tutte le responsabilità delle scelte che faccio, e naturalmente – ha concluso Oliverio – proprio per questo le faccio in piena liberta’”.
SALVINI SABATO IN CALABRIA
“Domani sarò in Emilia, Veneto, Trentino, sabato in Calabria, domenica in Friuli, lunedì nel Lazio. Il ringraziamento degli elettori e la risposta alla domanda di cambiamento che ci è stata data ricomincia già da domani”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini alla stampa estera. La Lega, in Calabria, alle elezioni del 4 marzo ha ottenuto il 6% con circa 53mila calabresi che hanno scelto il partito di Salvini, quarto dietro al Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Pd guadagnando un seggio in Parlamento.