L’8 maggio il III Filmmaker Day di Torino

da ArtInMovimento

È tutto pronto per la terza edizione del Filmmaker Day, la prima delle cinque tappe di avvicinamento al VI Torino Underground Cinefest, in scena l’8 maggio dalle 17.00, presso il Cinema Greenwich, sito a Torino, in Via Po, 30.

La maratona cinematografica, proposta dal locrese Annunziato Gentiluomo e dal torinese Matteo Valier, rispettivamente presidenti delle associazioni SystemOut e ArtInMovimento, inizierà alle 17.00 col corto americano “Abound Box” di Sheri Wills, a cui seguiranno ben dodici corti.

Infatti dalle 17.05 si susseguiranno l’inglese “Enough” di Anna Mantzaris, il francese “Unquiet days” di Latifa Said, l’israeliano “Simona & Eden” di Tamar Goren, l’italiano “X” di Giorgio De Dominicis alle 18.05, l’iraniano “Genesis” di Abtin Mozafari e i francesi “Adn St Anglais” (“Dna Of Wild Beasts”) di Delphine Montaigne, “Old Sant Prigent” di Georges Hauchard-Heutte e “Uncle Ivon” di Wei Kang Chou. Alle 19.40 sarà proiettato l’italiano “L’orlo” (“The Hem”) di Francesca Sambataro, dopo il quale il cipriota “The Way Things Go” di Sofia Anastasiou, lo spagnolo “Domesticado” di Juan Francisco Viruega e l’italiano “Esseri di Stelle” (“Star People”) di Adriano Giotti. Alle 21.00 sarà proiettato il serbo “Wall of Death” di Mladen Kovacevic, a cui seguiranno il corto americano “Chateau Sauvignon” di David E. Munz-Maire e quello sloveno “The Invisible Hand of Adam Smith” di Slobodan Maksimovi.

Per le 22.40 è prevista la proiezione del lungometraggio italiano “Cerchio” (“It’s a Flawed Circle”) di M.I. Termina la maratona “The Way Home” dell’italiano Federico Olivetti. “Il programma è frutto di un’attenta disamina degli oltre ottocento film pervenuti. Si annovera la significativa presenza italiana, seconda solo a quella francese, anche se diversi sono gli stati presenti. Un modo quindi per avvicinare a Torino interessanti produzioni che difficilmente sarebbero difficilmente fruibili altrimenti”, dichiara Annunziato Gentiluomo, Presidente dell’Associazione ArtInMovimento. “Diamo energia a questo progetto innovativo, frizzante e coinvolgente perché vogliamo offrire uno spazio e visibilità a chi non sarebbe considerato dalla grande distribuzione e nutrire il nostro pubblico da tali piccole o grandi produzioni di grande qualità e di riconosciuta originalità”, precisa Matteo Valier, il Presidente dell’Associazione SystemOut.