Consiglio regionale: Scalzo, Neri e Sergio vanno con il centrodestra e salutano Oliverio

Nuova collocazione politica del gruppo regionale “Moderati per la Calabria”, composto dai tre consiglieri regionali: Antonio Scalzo, Giuseppe Neri e Franco Sergio. Dopo essersi sganciati dalla maggioranza del presidente Mario Oliverio, ora arriva l’ufficializzazione del passaggio tra le fila del centrodestra, nell’ala moderata rappresentata da Raffaele Fitto leader di Direzione Italia. E a questo punto i numeri della maggioranza di centrosinistra, ammesso che ne esista ancora una, sono davvero risicati. Antonio Scalzo è stato eletto nelle file del Pd a Catanzaro, raccogliendo oltre 13mila preferenze. Il reggino Giuseppe Neri nella lista Democratici progressisti. Il cosentino Franco Sergio, invece, è stato eletto nella lista regionale espressione dell’attuale governatore (Oliverio presidente).”Noi “Moderati” – affermano in una lunga nota stampa – guardiamo come punto di riferimento a “Direzione Italia” e al suo leader, Raffaele Fitto, uomo del Sud, espressione autorevole ed equilibrata dei valori più alti della politica italiana. Portando comunque con noi i princìpi, le radici, i punti programmatici del nostro impegno che non dimentichiamo né svendiamo. Ci qualifichiamo inoltre come un gruppo in fase di quotidiano confronto con altri soggetti civico-culturali e politico-partitici che si ispirano a nobili ed autorevoli ‘padri fondatori’ delle istituzioni nazionali ed europee. Citiamo – solo  per tutti – De Gasperi e Moro “.

“Con tali interessi ed ascendenze comuni guardiamo a ‘Direzione Italia”. Poi, una serie di distinguo e di critiche all’amministrazione regionale: “Urgenze ed emergenze – presenti in maniera purtroppo estesissima in Calabria – a cui sinora non è stata data risposta nonostante le promesse, ci obbligano a tenerci ‘distinti e distanti’ – spiegano i tre consiglieri regionali – dall’attuale esperienza politico-amministrativa. Il nostro approccio moderato ci induce a guardar oltre una fase ormai terminale. Il senso di responsabilità e il rispetto per i tanti elettori e sostenitori ci hanno indotto in molti casi a scegliere l’astensione o a evitare posizioni intransigenti. Ma, purtroppo, di fronte ad alcuni, pochi elementi positivi, rimangono intoccate ed irrisolte, purtroppo, le criticità sfocianti in emergenze, che assillano tutti gli aspetti della nostra Regione”.