In Calabria 137 Comuni alle urne. Lucano si candida come consigliere a Riace, a San Luca si torna a votare dopo 11 anni

Sono 137 i Comuni calabresi nei quali si andrà alle urne per l’elezione dei sindaci e dei nuovi consigli comunali domenica 26 maggio. Gli elettori chiamati ad esprimere il loro voto saranno, complessivamente, oltre 525 mila. Al voto una sola città capoluogo, Vibo Valentia, che torna alle urne anzitempo per le dimissioni di Elio Costa, con quattro candidati a sindaco: Maria Limardo (centrodestra), Stefano Luciano (Pd e altri), Domenico Santoro (M5s) e Francesco Belsito (Fare). Oltre a Vibo le amministrative sono attese in altri quattro centri con oltre 15 mila abitanti dove potrebbe essere possibile il ballottaggio: nel Cosentino esordio elettorale per il neonato comune di Corigliano-Rossano (74.848 residenti), Rende (33.555) e Montalto Uffugo (18.168). Nel Reggino la sfida più attesa è a Gioia Tauro (19.063).

Il voto nel dettaglio

Venticinque gli enti impegnati nel turno amministativo nel Reggino: Agnana Calabra, Ardore, Bagaladi, Benestare, Bivongi, Bova Marina, Canolo, Cardeto, Cittanova, Feroleto della Chiesa, Gioia Tauro, Laureana di Borrello, Martone, Monasterace, Oppido Mamertina, Palizzi, Riace, Roccella Jonica, San Giovanni di Gerace, San Luca, San Roberto, Sant’Alessio in Aspromonte, Sant’Ilario dello Ionio, Scido e Stignano.

Sono 21 i comuni al voto nella provincia di Catanzaro: Albi, Amato, Cortale, Falerna, Fossato Serralta, Gagliato, Gimigliano, Marcedusa, Marcellinara, Miglierina, Motta Santa Lucia, Nocera Terinese, Pentone, Pianopoli, San Floro, San Pietro a Maida, Sellia, Sellia Marina, Sorbo San Basile, Squillace, Zagarise.

Sono 69 i comuni chiamati al voto nel Cosentino: Acquaformosa, Acquappesa, Aiello Calabro, Alessandria del Carretto, Altomonte, Aprigliano Belvedere Marittimo, Bianchi, Bocchigliero, Buonvicino, Caloveto, Castiglione Cosentino, Celico, Cerchiara di Calabria, Cervicati, Civita, Colosimi, Corigliano-Rossano, Cropalati, Crosia, Diamante, Domanico, Figline Vegliaturo, Firmo, Fiumefreddo Bruzio, Frascineto, Grimaldi, Laino Borgo, Laino Castello, Lappano, Lattarico, Longobardi, Malvito, Mendicino, Mongrassano, Montalto Uffugo, Montegiordano, Morano Calabro, Mottafollone, Nocara, Oriolo, Orsomarso, Paludi, Parenti, Pedivigliano, Rende, Rocca Imperiale, Rose, Roseto Capo Spulico, Rota Greca, San Basile, San Benedetto Ullano, San Donato di Ninea, San Giorgio Albanese, San Marco Argentano, San Pietro in Guarano, Santa Caterina Albanese, Santa Domenica Talao, Santa Maria del Cedro, Santa Sofia d’Epiro, Santo Stefano di Rogliano, Scigliano, Spezzano Albanese, Tarsia, Terranova da Sibari, Torano Castello, Vaccarizzo Albanese, Verbicaro e Villapiana.

Dodici i comuni alle urne nel Vibonese, Drapia, Mileto, Mongiana, Nicotera, Pizzoni, Rombiolo, Simbario, Sorianello, Soriano Calabro, Vallelonga, Vibo Valentia e Zungri. Dieci, invece, i comuni interessati al voto nel Crotonese: Belvedere Spinello, Caccuri, Carfizzi, Castelsilano, Melissa, Mesoraca, San Mauro Marchesato, San Nicola dell’Alto, Umbriatico e Verzino.

Si vota poi per la prima volta a Corigliano Rossano, frutto della fusione tra i due centri dello Jonio cosentino. Sono chiamati al voto, inoltre, i cittadini di Montalto Uffugo, Rende e Gioia Tauro. Tra i centri interessati alla consultazione amministrativa, che sarà in abbinata con le elezioni europee, il più popoloso è Corigliano Rossano che conta 74.848 abitanti, mentre il comune più piccolo chiamato a rinnovare i propri organi elettivi è Sant’Alessio in Aspromonte, che ha solo 323 elettori. Molte le liste civiche più o meno riconducibili agli schieramenti politici nazionali, mentre i simboli dei partiti tradizionali saranno presenti solo nei centri maggiori comunque a fianco di formazioni di area. Un trend ormai in consolidamento che riguarda tanto il centrodestra quanto il centrosinistra. Diverso è il caso del Movimento 5 stelle, che sarà presente solo in alcuni dei centri maggiori in cui si voterà.

Lucano si candida come consigliere

Si ricandida come consigliere comunale Mimmo Lucano, il sindaco sospeso di Riace, il centro della Locride indicato negli ultimi anni come modello di accoglienza e integrazione dei migranti. Lucano, attualmente sottoposto a divieto di dimora e rinviato a giudizio nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Locri, correrà con la lista “Il cielo sopra Riace”, che candida a sindaco Maria Spanò, assessore uscente ai Lavori pubblici. I candidati a consigliere della lista sono in tutto 11.

A San Luca si vota dopo 11 anni

Dopo 11 anni si torna al voto a San Luca. Sono due le liste, entrambe civiche, che si confronteranno nella sfida elettorale: “Klaus Davi sindaco di San Luca”, con candidato a sindaco il massmediologo che da qualche anno ha abbracciato la causa democratica del piccolo comune preaspromontano, e “San Luca ai sanluchesi”, con candidato a sindaco Bruno Bartolo, infermiere in pensione. La lista di Davi è composta da dieci candidati e quella di Bartolo da 12. L’ultima legislatura comunale, scaturita dalle elezioni svoltesi nel 2008, a San Luca – noto prima come il “paese dei sequestri” e, più recentemente, per la faida tra le cosche Pelle-Vottari e Nirta-Strangio culminata con la strage di Duisburg del 15 agosto 2007 che provocò sei morti – venne interrotta il 17 maggio del 2013, una settimana prima delle elezioni comunali, a seguito dello scioglimento dell’ente per infiltrazioni mafiose. All’epoca era sindaco l’avvocato Sebastiano Giorgi. Da allora, a causa della mancata presentazione di liste elettorali o della presentazione di una sola lista che avrebbe poi fallito l’obiettivo del quorum di votanti, il Comune è stato retto ininterrottamente da un commissario prefettizio.