On line da fine maggio 2011, sciroccoNEWS è nato per dare spazio a un’informazione libera e propositiva. Allora le fake news stavano iniziando ad inquinare il vasto mondo della comunicazione globale, ma già galoppava la tendenza alla manipolazione delle notizie. Oggi è sempre più difficile distinguere le notizie dalla bufale, la propaganda e la mistificazione dal diritto ad informare ed essere informati. Più che il mondo della comunicazione globale il web è diventato un immenso caseificio di prodotti nocivi (ci verrebbe da scrivere di derivati), spacciati per sani ma molto vicini alle mozzarelle di bufala alla diossina. Non potevamo pensare che in così pochi anni l’informazione sarebbe stata assorbita quasi completamente dal commercio. Sapevamo che stavano arrivando tempi duri, questo sì. Ma non così duri. La vita di sciroccoNEWS è legata alla morte delle notizie. E parte dalla punta dello stivale, a Reggio Calabria, perché quasi tutti i venti del Sud partono da qui, o qui arrivano. Un osservatorio privilegiato, lo Stretto, dal quale continueremo a cercare di affrontare la distopia in cui viviamo non raccontando i sintomi, ma cercando le cause.
Perché scirocco? Ora come allora, di tutti i venti «lo scirocco è uno dei momenti più belli che possano essere concessi all’uomo, in quanto l’incapacità di movimento in quei giorni ti porta a stare immobile a contemplare una pietra per tre ore, prima che arrivi un venticello. Lo scirocco ti dà questa possibilità di contemplazione, di ragionare sopra alle cose, anche se è un po’ difficile, in quelle circostanze, sviluppare il pensiero che è un po’ “ammataffato”, colloso, come la pasta quando scuoce». Lo scriveva Andrea Camilleri, ma è proprio (quasi) come lo avremmo scritto noi.