Tutti quei conservatori che chiedono a Oliverio di nominare gli assessori e risolvere i problemi della Calabria

Per le 15 di domani, 20 gennaio, è convocata la seduta del consiglio regionale che dovrà indicare i propri rappresentanti per l’elezione del presidente della Repubblica e poi dovrà provvedere alle riforme statutarie chieste dal presidente Mario Oliverio (abolizione del consigliere supplente e introduzione del consigliere delegato) per poter – finalmente – prendere in considerazione l’idea di nominare la squadra di assessori a due mesi dalle elezioni.

Chi in questi giorni si è permesso di far notare che Oliverio ha il dovere di nominare in fretta la propria Giunta – poiché la Calabria non può aspettare che si compiano i rituali astrusi del politichese – si è ritrovato etichettato come conservatore e legato a un vecchio modo di fare politica: da questo si deduce che per essere annoverati tra gli innovatori e i riformisti occorre attendere che tutto vada come vuole il nuovo governatore, senza fiatare. Chi non è d’accordo, chi chiede a Oliverio di muoversi  e non tergiversare più, sembra quasi che commetta un delitto di lesa maestà

Mario-OliverioDa questo punto di vista sono estremamente conservatori i sindacati, anche loro preoccupati perché Oliverio non si degna ancora a formare la propria squadra.

Ecco quanto si legge in una nota diramata a termine di un incontro tra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria Michele Gravano, Paolo Tramonti, Santo Biondo. «Tante – si legge in una dichiarazione congiunta – sono le questioni aperte che non possono più attendere i tempi della politica, al momento in forte ritardo in relazione alla definizione di importanti atti come la formazione della nuova Giunta regionale e sull’avvio di un confronto legato alla gestione delle tante emergenze presenti e sulle conseguenti iniziative in grado di portare la nostra Regione fuori dall’attuale condizione. Per questi motivi è urgente – secondo Cgil, Cisl e Uil – aprire al più presto un tavolo di confronto sui temi del lavoro, della sanità e del sociale, infrastrutture e trasporti, agricoltura, industria, terziario, fondi comunitari, riforme del sistema regionale; tutto ciò anche in coerenza con gli impegni assunti dal Presidente della Regione nel corso del recente incontro con le organizzazioni sindacali. Su i temi in questione Cgil, Cisl e Uil si impegnano ad avanzare delle specifiche proposte vertenziali».

Ma c’è anche un’altra posizione conservatrice, quella delle donne che non comprendendo lo sforzo di Oliverio di adeguare lo Statuto solo ai desiderata propri, gli chiedono attenzione sulla doppia preferenza di genere. «Sarebbe  auspicabile che la stessa attenzione che sta caratterizzando l’esame della riforma statutaria, il presidente della Giunta Oliverio la ponesse anche nei confronti del progetto di legge di iniziativa popolare che prevede la doppia preferenza di genere in materia elettorale». E’ quanto afferma la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità Giovanna Cusumano, richiamando la proposta di modifica dell’articolo 2 comma 2 della legge regionale 1 2005. «E’ importante non perdere di vista i contenuti e lo spirito di questa iniziativa che, ricordiamo, è stata sottoscritta da ben settemila calabresi ed è stata già valutata dalla Commissione Affari costituzionali della passata legislatura regionale. E’ stato – aggiunge Giovanna Cusumano – un momento significativo, espressione del sentimento popolare che riconosce alle donne il ruolo legittimo che devono ricoprire all’interno degli assetti politici ed istituzionali. Tra l’altro, a dare forza al valore dell’iniziativa, anche il fatto che il suddetto progetto di legge non decade, a norma di Statuto. Infine – conclude -, in vista della prossima composizione della Giunta, questa Commissione vuole sollecitare il presidente Oliverio a che realizzi il principio costituzionale delle pari opportunità per una rappresentanza equilibrata di entrambi i generi».