
Prima fu il Catanzaro, poi la Reggina. Ed ora tocca al Crotone, finalmente in serie A. Sette anni sono serviti alla squadra del Crotone per scalare una montagna che sembrava davvero insormontabile, dalla promozione calabrese alla B. Poi dieci stagioni di lavoro e cambi di allenatori (Gasperini, Moriero, Lerda, Corini, Drago), giovani ragazzi sempre più sotto gli occhi dei riflettori del calcio che conta. E stasera Raffaele Vrenna, il presidente che nel 1993 cambiò letteralmente gioco, verso l’orizzonte della serie A, può stapparne tante, di bottiglie di spumante.
La Calabria torna in A. Ed i primi auguri istituzionali arrivano da un altro presidente: il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che commenta: “È un momento storico per il calcio crotonese e per tutta la Calabria, sportiva e non. La promozione dei rossoblù in serie A è un trionfo legittimato sul campo da una squadra straordinaria e da una società solida e forte. Anche a nome del Consiglio regionale mi congratulo con il presidente Vrenna, con tutta la dirigenza, con mister Juric e con i suoi fantastici ragazzi, oggi portatori di un messaggio positivo che va ben oltre il calcio: c’è una Calabria che sa sognare, programmare, lavorare sodo e vincere. Alla città e a tutte le componenti dell’ambiente sportivo rossoblù il più vivo ringraziamento per le emozioni che ci hanno regalato, per l’orgoglio che ci hanno fatto riscoprire e per quanto faranno l’anno prossimo in serie A, dove il Crotone rappresenterà un eccezionale strumento di comunicazione e un veicolo di promozione dell’immagine della Calabria. Alla nostra regione l’augurio di percorrere le strade della crescita sociale e civile sulla base del grande esempio rappresentato dal Crotone sul terreno di gioco”.
Ai rossoblu, quelli che hanno conquistato la serie in A in campo e quelli che ci hanno creduto fin dal primo momento, sostenendo la squadra “a mano a mano”, i nostri più cari auguri.