Hiske Maas o Gabriele Cortale? Il Musaba di Nik Spatari o la Locri Epizephyrii dimenticata?
Non importa a chi va la vostra preferenza: importa che entro domani troviate il tempo per mandare una email come suggerito dal premier Renzi il 10 maggio a “Che tempo che fa”: “dedicheremo 150 milioni di euro (già pronti) a progetti dal basso che arrivano dai cittadini. E ho invitato tutti coloro che hanno suggerimenti o proposte a scrivere all’indirizzo bellezza@governo.it. Una commissione valuterà i progetti migliori e firmerò prima delle vacanze estive il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per assegnare le risorse”.
Si tratta di una grande occasione per molte realtà locali che hanno dimostrato nel tempo di saper fare. E per molte altre ferme proprio per la mancanza di fondi. A seguire le sollecitazioni di due ottimi progetti: uno con tanto di lettera preimpostata: basta l’invio. L’altro arrivato in redazione come comunicato stampa. Entrambi nella Locride. Che a noi sembra un ottimo segno di speranza.
il Musaba e Nik Spatari
“Vorrei segnalare al governo, il MUSABA, il più suggestivo luogo e progetto culturale presente in Calabria. Un museo parco laboratorio unico nel suo genere, fondato da Nik Spatari e Hiske Maas e in progress dal 1969. MUSABA è una sorgente d’arte nuova che coniuga lo stile di vita delle botteghe rinascimentali e il dinamismo dei crocevia internazionali dei nostri tempi, grazie alla ricerca di un’armonia arte-architettura-paesaggio e di un dialogo significato-colore-forma.
Il capolavoro del MUSABA è il Sogno di Giacobbe, realizzato da Nik Spatari nel 1990-94 e dedicato a Campanella, utopista della Città del Sole, e a Michelangelo, “l’astronauta della Sistina.” Un’opera lunga 14 metri, larga 6, alta 9, che si estende nell’abside e nella volta, dell’ex chiesa di Santa Barbara.
L’intero progetto del museo-parco-laboratorio da completare è un’opera d’arte. Esso include la “Rosa dei Venti” (500 mq), nuova struttura costruita con pietre antiche recuperate dalle rovine dell’ex complesso, travi e legname dei vicini boschi, pavimenti in legno e rivestimenti copertura, interno/esterno con ceramiche ipercolorate. L’ex Stazione-Laboratorio d’arte (500 mq), centro internazionale per la formazione e luogo di creazione, mito e della fatica dell’invenzione. La Foresteria (950 mq) realizzata da Spatari nel 2004-2008, il suo capolavoro di arditezza architettonica. Undici “celle d’arte” per un totale di 22 posti letto e area ristoro funzionali alle varie attività museali. Ciascuna cella è decorata con murales ispirati all’arte moderna e contemporanea. Il Mosaico, un’opera musiva monumentale di 1000 mq estesa per tutto il chiostro della Foresteria e espressione della pienezza dell’arte di Spatari. Piccole tessere di un mosaico infinito che è la storia dell’uomo, dalla civiltà sumera fino alla Resurrezione del Cristo, passando per il Vecchio Testamento. Certamente il mosaico monumentale più complesso e articolato dell’arte contemporanea italiana.
Il MUSABA è a Mammola (RC) Italia in Viale Parco Museo Santa Barbara 89045 http://www.musaba.org
La Locri Epizephyrii dimenticata sul colle Mannella
Il colle Mannella (148 metri slm) ricade in una zona intensamente esplorata da Paolo Orsi negli anni tra il 1908 e il 1911. Oltre alla torre di avvistamento, struttura meglio conservata in verticale (insieme ad una porta urbica) tra tutte quelle scoperte a Locri, l’area comprende anche il santuario di Persephone, definito da Diodoro Siculo “il più famoso tra i santuari d’Italia”, fonte di moltissimi reperti e pinakes.
Sfortunatamente, ad oggi questi luoghi sono sconosciuti ai più, privi di segnaletica per raggiungerli, senza un tabellone informativo, raggiungibili solo “scalando” la collina attraversando una proprietà privata. A causa delle erbacce e dell’inesistenza di un vero sentiero, se raggiungere la torre, detta anche “di Casa Marzano” è un’impresa impossibile per anziani e bambini, da questa giungere al Persephoneion risulta difficilissimo per chiunque. Inoltre, la copertura destinata alla torre, ormai obsoleta, in diversi punti si sta sgretolando sui resti, già colpiti da sciami di insetti, vandalismo, incuria e di per sè delicati poiché costruiti con la classica pietra “mollis”.
Dalla Toscana in 4 giorni sono giunte oltre mille e-mail, così noi, un ristretto gruppo di ragazzi locresi, davanti alla situazione precedentemente descritta, abbiamo pensato a una serie di interventi per il “dimenticato” colle Mannella e le sue bellezze.
Qualora ci fossero altri suggerimenti saremmo lieti, da amanti di questa terra, di aprire una discussione, virtuale e non, per formulare ulteriori proposte, come sta già accadendo all’interno dell’evento Facebook da noi appositamente creato, che vi invitiamo a visitare digitando “Salviamo la torre Mannella di Locri Epizephyrii”, dove potrete leggere le proposte già avanzate con numerose e-mail in questi giorni. Ringraziamo tutti coloro che hanno già dimostrato sensibilità verso la causa sperando di diventare sempre di più.
Amare la nostra città e la nostra storia costa solo il tempo di un’e-mail a “bellezza@governo.it”. Salviamo la Locri Epizephyrii dimenticata.







